Ecco qui un breve sunto del secondo giorno di escursione nella Lilloet Valley e nella zona del Mt Meager.La notte è trascorsa piuttosto bene almeno per noi che eravamo ben attrezzati grazie ai sacchi a peli prestatici, mentre non è stato così per il Prof. Garden che aveva un semplice sacco a pelo, ma non a prova di notte canadese. Al mattino 2.6°C nella tenda, caldo è un altra cosa!
La sveglia e la partenza dal campo erano previste per le ore 8 e 30, ma nessuno si è azzardato a smuoverci dai fornelli della colazione fino alle 9.Smontate le tende la direzione era una vecchia cava di pomici dove avremmo apprezzato la successione di sedimenti vulcano-clastici.Nessuno aveva però calcolato una cosa, c'era da fare un ponte che era inagibile.
Il punto è panoramico e tra una spiegazione di ripiego e l'altra facciamo due foto da un picco che si affacia su una cascata di 50m decisamente impressionante.
Senza perdersi d'animo la nostra guida, che è un famoso vulcanologo, organizza un nuovo piano di battaglia:divisi in gruppo secondo i pulmini siamo dissieminati lungo la strada con l'obbiettivo di fare un sezione stratigrafica e cercare chi ha messo in posto cosa e quando e come.Sembra difficile...
Io e Stefano finiamo nel gruppo degli sgarrupati, cioè quelli che la sera prima hanno tenuto lontani gli orsi con l'alito!Ci lanciamo in supposizioni e spiegazioni che non sono poi troppo campate in aria.
E mentre i nostri compagni di lavoro pensano noi ci facciamo un giro per fare 2 foto.
La giornata non è terminata, ma per tornare ci aspettano ancora più di 3 ore e mezzo di auto quindi non ci resta che tirare le somme e tornare verso Vancouver.
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