mercoledì 31 dicembre 2008

Running from 2008 to 2009


Fine anno, tempo di bilanci e di riflessioni. Qui a Vancouver mancano poche ore alla mezzanotte e a breve usciremo per andare a vedere un po' di festeggiamenti in città...
Stamattina correndo a Stanley Park (due orette tranquille con un po' di eqiilibrismi lungo le strade ghiacciate) la mente spaziava liberamente ed i ricordi tornavano in testa uno dopo l'altro. Personalmente è stato un anno molto positivo, molte novità e numerose conferme mi hanno accompagnato in questo 2008. Mi ritengo soddisfatto di quello che ho vissuto e sento di essemelo guadagnato pezzo dopo pezzo, gradino dopo gradino. Essere qui a Vancouver è straordinario e mi da la possibilità di riflettere molto. L'auspicio è di vivere un 2009 altrettanto soddisfacente e magari migliore. I presupposti ci sono, le idee non mancano e la volontà neppure, quindi non resta che iniziare a correre e vivere un nuovo anno.
Auguro a tutti voi lettori del blog un anno pieno di soddisfazioni e di sogni da realizzare...questa esperienza canadese mi ha insegnato che volere veramente una cosa è il primo, fondamentale, passo verso la realizzazione di un sogno. Quindi sognate, desiderate, volete, provateci e realizzate.
Un abbraccio a tutti,
Stefano

martedì 30 dicembre 2008

Granville Island

Se volete trascorrere alcune ore in modo piacevole e gironzolare per negozi e botteghe, probabilmente Granville Island è uno dei luoghi migliori dove vi potete recare. Lontano dalla calca e dalla frenesie dei mega-store commerciali di Downtown pieni di gente e di caos, è sufficiente attraversare un ponte e scendere a Granville Island. Non è una vera e propria isola, ma poco ci manca e tre dei suoi lati sono bagnati dal mare. Un grande mercato alimentare ricco di colori e profumi, botteghe dove si vendono prodotti di artigianato in legno e pietra, vestiti e qualche gadget un po' kitsch sono tra gli articoli che potete acquistare.
Anche noi ci siamo fatti attirare da questo luogo, ma abbiamo saggimente combattuto le tentazioni commerciali e ci siamo concessi solamente alcune prelibatezze. Delle alici marinate e del salmone che una volta giunto ha casa ha trovato come compagni una buonissima besciamella casalinga, degli strozzapreti ed una spruzzata di pepe...insomma ci siamo fatti una buona pasta al salmone, ma senza la panna, perchè qui non è facile trovarla.

Il mercato ortofrutticolo



Passeggiando per il mercato si incontrano anche artisti di strada, ecco un musicista ed un mimo!



Anche questo signore è un vero artista...
è un arzillo signore di circa 60anni, l'ultimo in tutta Vancouver che realizza e ripara barche in legno a mano. Un vero artista, lavora con mani e cervello, ormai è una bestia rara. Scambiando qualche parola con lui si è capito quanto gli piaccia il suo lavoro, ne è veramente orgoglioso!



Ora qualche istantanea della parte outside di Granville Island, è carina anche con il cielo nuvoloso, ma vorrei tornare qui con una bella giornata di sole...

lunedì 29 dicembre 2008

Natale è sempre natale!

Nonostante siamo ormai prossimi al capodanno io pubblico le foto di natale, imprevisti tecnici e impegni mi hanno impedito di pubblicare precedenza.
"Natale con i tuoi capodanno con chi vuoi" dice un detto, noi i "nostri" non ce li avevamo a disposizione così ci siamo aggregati alla famiglia Giardino, portandoci dietro un dei nostri coinquilini, Carlo. Il pranzo di natale come da tradizione è lungo e ricco di libagioni. Noi non ci siamo persi d'animo e per contribuire abbiamo deciso di cucinare le lasagne con i funhgi raccolti a ottobre.
besciamella ai funghi
Ragù
la pasta
gli strati
Sapevamo che sarebbe stata lunga e così è stato! 3h di duro lavoro, 2h e mezza solo per cucinare il ragù, devo dire che però il risultato dal punto di vista del gusto non era niente male, anche se, volendo fare i pignoli, le lasagne sono rimaste un po' asciutte.
Il risultato!
Il nostro pranzo era decisamente multiculturale perchè oltre alla preponderante parte italiana avevamo un rapressentante del messico, Carlo, e 2 del Canada, Lenor e figlia.
Il pranzo prevedeva anche antipasto a base di gamberetti, che non ho potuto mangiare causa allergia, e un arrosto della nonna Giardino decisamente delizioso, più pandoro e torta al cioccolato. Il tutto accompagnato da vino rosso bianco e finalmente dopo 3 mesi anche prosecco!!
Nonostante la sera prima già fossimo stati a cena dalla nostra padrona di casa, non è rimasto molto delle nostre lasagne! Dalla padrona di casa finalmente abbiamo mangiato il famoso tacchino al forno, in quantità industriali e con abbondante vino, Stefano ci ha abbandonati dopo il terzo bicchiere!
Inaspettatamente Santa Claus ci ha addiritura regalato 2 libri, direi azzeccando i soggetti, fotografia per stefano e vespa per me. Ovviamente il pomeriggio è continuato fino alle 6 scartando regali e chiaccherando in 3 lingue. Un natale decisamente diverso, ma non per questo peggiore.
La tavola imbandita e la scelta del vino
Io e Gabriele alle prese con la torta al cioccolato da 1miliardo di calorie!

Intorno all'albero
I fotografi discutono del libro di fotografie!
Ah ecco questo è il nostro vicino di casa che la mattina di natale passegiava allegramente sulla staccionata!Poco dopo è passato anche suo fratello o sorella!

venerdì 26 dicembre 2008

Snow and training

A Vancouver la neve continua a scendere copiosamente...un paio di centimetri al giorno, ogni tanto qualche interruzione, ma poi ricomincia. Mi piace, è bello veder nevicare, ma rende un po' problematico l'allenamento. Ho ormai abbandonato l'idea di utilizzare la pista di atletica del SFU, così bisogna inventarsi qualcosa. Dopo aver provato una "gita di sci-alpinismo" all'SFU, il giorno successivo sono tornato a correre al parco di Dear Lake coperto di neve... Correre nella neve fresca è molto faticoso, quando va bene esiste una specie di traccia (molto scivolosa) prodotta da qualche camminatore che mi ha preceduto, altre volte si corre nella neve fresca che arriva ai polpacci. Non si fanno tanti chilometri, ma si fa una fatica bestia!
La vigilia di Natale mi sono inventato un allenamento alternativo, ovvero spalare neve. Siccome Paolo aveva già pulito il vialetto di casa nostra, io mi ritrovavo senza neve da palare ed allora ho pulito un po' i marciapiedi della strada che passa difronte a casa. Intanto mi gustavo divertito, la battaglia che si svolgeva sulla strada...uomo in maccina vs strada in salita innevata, solitamente la strada innevata aveva la meglio! Un paio di volte ho offerto il mio contributo (una spinta) per aiutare qualche auto ad arrivare in cima alla salita. E' curiso vedere come la gente si ostini a voler utilizzare l'auto in qualsiasi situazione...e quando qui nevica è quasi impossibile l'impresa, molte strade sono in salita, in pochi hanno le catene ed ancor meno le sanno montare. Per Vancouver la neve non è la normalità, ma uscire di casa senza macchina è sempre più una rarità!

La mattina di Natale dopo essermi svegliato ed aver tristemente scoperto che Babbo Natale non esiste, e non mi aveva portato nessun dono, ho deciso di regalarmi una seconda gita di sci-alpinismo all'SFU. Scopo della gita, godersi un po' di paesaggio invernale e smaltire preventivamente un po' di calorie che verranno accumulate nel pranzo di Natale.


Anche questa volta mi sono recato a Burnaby Mountain

Un paio di autoscatti dalla cima della collina.

I grattacieli di Vancouver si intravedono sullo sfondo


Oggi la neve era veramente pesante, molto umida ed arrivava ai polpacci!

Un tratto del Indian Arm visto dall'alto.


La gita è finita, si ritorna a casa con il bus e ci si prepara per il pranzo di Natale...

martedì 23 dicembre 2008

Skialp from Duthie to SFU

Ecco l'idea malsana che mi è balzata nella mente domenica pomeriggio a Stanley Park, risalire la collina dell'SFU con gli sci da sci-alpinismo. Domenica sera ho un po' di dubbi, non so se la neve caduta sia tale da consentirmi di usare gli sci senza grattuggiarli troppo. Vabbè, ho deciso che ci provo, tiro fuori dall'armadio gli sci, gli scarponi e le pelli. Che belle sensazioni, rispolverare l'attrezzatura da sci-alpinismo, dopo un'intera estate, dà sempre un po' di emozione. Ah, per chi non lo sapesse, mi sono portato gli sci dall'Italia!
Mi addormento alla sera che fuori ci sono 20-25cm, continua a nevicare ed io spero in qualcosa di più. Mi sveglio, guardo fuori dalla finestra e vedo che siamo ben oltre i 30cm, sono tutto gasato, come un bimbo la mattina di Natale. Rapida colazione (non quelle epiche del vero sci-alpinismo primaverile) e poi via. Per raggiungere la partenza devo prendere il bus. Esco di casa con gli scarponi ai piedi, gli sci in mano e mi dirigo alla fermata. Scendo alla Duthie, attraverso la strada e via con gli sci ai piedi. Il primo pezzo lo faccio sul marciapiede, pieno di neve che nessuno ha pulito. Poi imbocco una stradina che sale verso la collina dell'università...

Tutto pronto, ecco che inizia la mia gita di sci-alpinismo.

Risalgo la collina con calma, c'è una neve abbastanza soffice, si fatica leggermente, ma la pendenza è modesta. Come sono felice, finalmente ho dinuovo gli sci ai piedi. Una bella sensazione, il paesaggio intorno a me non è affatto male, per essere in una città direi che l'ambiente è soddisfacente. Arrivo in cima alla collina, l'ultimo tratto è stato il più faticoso, fuori dal bosco la neve sommerge completamente i miei scarponi...già pregusto un po' di powder per la discesa. Tolgo le pelli e mi lancio in discesa, la neve è discreta, ma la poca pendenza non mi consente di fare grandi curve, comunque qualche serpentina la riesco a tracciare. Ritorno al punto di partenza, è passata circa un'ora e decido di fare un altro giro, si rimettono le pelli e dinuovo su...si è no altri 200m di dislivello.



Eccomi in cima alla collina, sullo sfondo si intravede Vancouver.

Arrivo nei pressi dell'università e visto che è ancora abbastanza presto decido di prendere un sentiero che gira tutto intorno alla collina. Normalmente è il sentiero che uso per allenarmi di corsa, oggi voglio vedere se è fattibile con gli sci. La mia gita di sci-alpinsimo di trasforma in una passeggiata con gli sci ai piedi, il sentiero è tutto un mangia e bevi (su e giù), bellissima atmosfera invernale, ma nessuna discesa interessante.
Dopo un'oretta completo il mio giro ed arrivo davanti alla porta dell'università.


Una parte del sentiero che gira intorno alla collina, sembra più che altro una pista da fondo.

L'università è deserta, nessuno che mi accoglie con un applauso, ed io che già speravo in un'accoglienza da eroe...o da matto fuori di testa! Passo in ufficio a salutare Paolo (che stoicamente è venuto all'università perchè doveva stampare dei documenti), intanto incontro la segretaria che se ne sta andando a casa alle 10.30 della mattina, perchè mi dice che non c'è nessuno e lei non ha nulla da fare.

Ecco la prova che non racconto frottole, sono arrivato con gli sci fino all'università.

Bellissimi alberi ricoperti dalla neve.

Saluto Paolo e mi dirigo verso valle, pregusto già un'altra bella discesa, ma nel frattempo è uscito il sole, ha scaldato la neve ed inizia a formarsi lo zoccolo. Anche se siamo a Vancouver la regola del buon scialpinista vale sempre...scendere il prima possibile!

Snow in Stanley Park

E' domenica mattina, ci alziamo quando fuori dalla nostra finestra ci sono una quindicina di centimetri di neve fresca e continua a nevicare. Trascorriamo la mattinata a lavorare al nostro progetto di glaciologia, ma dopo pranzo decidiamo di andare a fare un giro in centro per vedere Vancouver sotto la neve. Prendiamo l'autobus e ci mettiamo a parlare con qualche altro passeggero, tutti ci dicono che freddo e neve non sono una normalità per Vancouver! Noi ne siamo rallegrati, a forza di sentire racconti epici dall'Italia, ci manca un po' la neve...
Andiamo a camminare a Stanely Park. Solitamente questo parco è il luogo in cui vado a correre, oggi è coperto da almeno 20cm di neve e c'è anche qualcuno che prova ad usare gli sci da fondo...(anche a me nascono strane idee in testa, chi vivrà vedra!)

La neve rende ancora più affascinante un parco già di suo bellissimo.

Alberi ricoperti da una neve che dove cade si appiccica, da nivologo direi coesione feltrosa.

Paolo prova a mostrare affetto verso le papere del laghetto, ma queste non sembrano ricambiare. Grazie alle sue spegazioni ho imparato a distinguere: papere, germani reali, anatre canadesi e cigni.

Il Lions Bridge, il ponte che collega l'estremità nord di Stanely Park con North Vancouver (un giorno l'ho attraversato di corsa, andata e ritorno, ovviamente sul marciapiede)

domenica 21 dicembre 2008

Deep Cove

Tra una nevicata e l'altra il meteo ci ha regalato una mattinata assolata, molto fredda (-6°C), ma limpida. Ho approfittato così di un paio di ore di libertà dallo studio per andare a Deep Cove, un simpatico porticiolo sull'Indian Arm. Vigeva un clima di calma e rilassatezza, ed il freddo pungente ha scoraggiato molti ad uscire di casa...anche se siamo in Canada, qui a Vancouver non sembrano essere abituati a freddo e neve.


Deep Cove ed il suo parco

Il piccolo porto.


Altra visuale del porto imbiancato dalla neve.


Non sarà una bella foto, ma è ricca di significato. Da Deep Cove parte un sentiero di una quaratina di chilometri che attraversa tutta North Vancouver e giunge ad Horseshoe Bay, praticamente un trail che attraversa Vancouver da est a ovest.

La voglia di provare questo sentiero (trail) è molto forte, ma visto l'inverno nevoso non è proprio il momento ideale... Sentivo il bisogno di muovermi un po', così al pomeriggio sono andato a correre al parco di Deer Lake, nonostante la temperatura di -5°C e la neve che copriva i sentieri del parco, è stata una bellissima corsa in mezzo alla natura ed alla neve...peccato solo non aver potuto scattare alcuna forografia, magari la prossima volta...

Gastown and Downtown

Ecco un paio di immagini da Vancouver dopo la debole nevicata di qualche giorno fa. Solo pochi centimetri di neve che resistono egregiamente al suolo, date le temperature molto basse. Le foto provengono da Gastown, il quartiere più antico di Vancouver (...non più di 150 anni) e da Downtown, il centro moderno pieno di grattacieli.

L'orologio a vapore è probabilmente il monumento più fotografato a Gastown, è solo un grosso orologio a pendolo alimentato dal vapore, ma riscuote sempre molto fascino.

Edifici "storici" di Gastown e sullo sfondo la torre panoramica di Vancouver.


Ci stiamo avvicinando a Downtown e si iniziano ad intravedere i grattacieli.


Eccoci a Downtown, ai piedi dei grattacieli (e degli alberi di Natale)


Vista la mia (recente) passione per i countdown ecco l'orologio che scandisce il tempo all'inizio dei prossimi Giochi Olimpici!

sabato 20 dicembre 2008

Snow, second times

Anche questa settimana un po' di neve è scesa su Vancouver, poca roba, ma pur sempre neve ed io sono sempre felice quando vedo un po' di neve! Ho deciso di fare qualche scatto dall'università. Come si vede l'università è deserta, gli esami sono praticamante finiti e tutti sono a casa per le vacanze.

Neve al SFU.


Oltre a nevicare fa anche abbastanza freddo, le fontane stanno iniziando a gelare.

La neve mi piace moltissimo, però mi impedisce di andare al campo di atletica a fare un po' di ripetute. Ho pensato che potrei allenarmi nei corridoi dell'università, tanto non c'è nessuno in giro e i ragazzi della squadra di atletica già lo fanno!


Vista di Vancouver da Burnaby Mountain, uno dei miei posti preferiti per andare a correre quando sono all'Università!