martedì 23 dicembre 2008

Skialp from Duthie to SFU

Ecco l'idea malsana che mi è balzata nella mente domenica pomeriggio a Stanley Park, risalire la collina dell'SFU con gli sci da sci-alpinismo. Domenica sera ho un po' di dubbi, non so se la neve caduta sia tale da consentirmi di usare gli sci senza grattuggiarli troppo. Vabbè, ho deciso che ci provo, tiro fuori dall'armadio gli sci, gli scarponi e le pelli. Che belle sensazioni, rispolverare l'attrezzatura da sci-alpinismo, dopo un'intera estate, dà sempre un po' di emozione. Ah, per chi non lo sapesse, mi sono portato gli sci dall'Italia!
Mi addormento alla sera che fuori ci sono 20-25cm, continua a nevicare ed io spero in qualcosa di più. Mi sveglio, guardo fuori dalla finestra e vedo che siamo ben oltre i 30cm, sono tutto gasato, come un bimbo la mattina di Natale. Rapida colazione (non quelle epiche del vero sci-alpinismo primaverile) e poi via. Per raggiungere la partenza devo prendere il bus. Esco di casa con gli scarponi ai piedi, gli sci in mano e mi dirigo alla fermata. Scendo alla Duthie, attraverso la strada e via con gli sci ai piedi. Il primo pezzo lo faccio sul marciapiede, pieno di neve che nessuno ha pulito. Poi imbocco una stradina che sale verso la collina dell'università...

Tutto pronto, ecco che inizia la mia gita di sci-alpinismo.

Risalgo la collina con calma, c'è una neve abbastanza soffice, si fatica leggermente, ma la pendenza è modesta. Come sono felice, finalmente ho dinuovo gli sci ai piedi. Una bella sensazione, il paesaggio intorno a me non è affatto male, per essere in una città direi che l'ambiente è soddisfacente. Arrivo in cima alla collina, l'ultimo tratto è stato il più faticoso, fuori dal bosco la neve sommerge completamente i miei scarponi...già pregusto un po' di powder per la discesa. Tolgo le pelli e mi lancio in discesa, la neve è discreta, ma la poca pendenza non mi consente di fare grandi curve, comunque qualche serpentina la riesco a tracciare. Ritorno al punto di partenza, è passata circa un'ora e decido di fare un altro giro, si rimettono le pelli e dinuovo su...si è no altri 200m di dislivello.



Eccomi in cima alla collina, sullo sfondo si intravede Vancouver.

Arrivo nei pressi dell'università e visto che è ancora abbastanza presto decido di prendere un sentiero che gira tutto intorno alla collina. Normalmente è il sentiero che uso per allenarmi di corsa, oggi voglio vedere se è fattibile con gli sci. La mia gita di sci-alpinsimo di trasforma in una passeggiata con gli sci ai piedi, il sentiero è tutto un mangia e bevi (su e giù), bellissima atmosfera invernale, ma nessuna discesa interessante.
Dopo un'oretta completo il mio giro ed arrivo davanti alla porta dell'università.


Una parte del sentiero che gira intorno alla collina, sembra più che altro una pista da fondo.

L'università è deserta, nessuno che mi accoglie con un applauso, ed io che già speravo in un'accoglienza da eroe...o da matto fuori di testa! Passo in ufficio a salutare Paolo (che stoicamente è venuto all'università perchè doveva stampare dei documenti), intanto incontro la segretaria che se ne sta andando a casa alle 10.30 della mattina, perchè mi dice che non c'è nessuno e lei non ha nulla da fare.

Ecco la prova che non racconto frottole, sono arrivato con gli sci fino all'università.

Bellissimi alberi ricoperti dalla neve.

Saluto Paolo e mi dirigo verso valle, pregusto già un'altra bella discesa, ma nel frattempo è uscito il sole, ha scaldato la neve ed inizia a formarsi lo zoccolo. Anche se siamo a Vancouver la regola del buon scialpinista vale sempre...scendere il prima possibile!

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